Luglio 2023

Bio: consumi e canali di vendita

Il nostro Paese ha oggi un primato importante nel comparto bio: nei consumi, nell’export e nell’estensione della superficie coltivata. Fondamentale, dunque, puntare su tutta la filiera.

Il mercato italiano del bio sta vivendo una fase di ripresa anche grazie all'aumento dei consumi nei bar e nei ristoranti, e a un incremento delle esportazioni. Secondo l'ultimo Osservatorio SANA, a cura di Nomisma, nel 2022 l'89% delle famiglie italiane ha comprato prodotti biologici almeno una volta nell’arco dell’anno.

Complessivamente, il mercato italiano dei prodotti bio vale 5 miliardi di euro; di questi, 4 sono rappresentati dai consumi domestici e 1 riguarda il consumo fuori casa. Le esportazioni hanno raggiunto i 3,4 miliardi di euro, registrando una crescita del 181% nell'ultimo decennio.
L'Italia, con i suoi 2,2 milioni di ettari, possiede la percentuale più alta di terreni coltivati bio (17%), rispetto alla media europea del 9%.

Nel 2022, il mercato italiano dei prodotti biologici ha segnato una leggera flessione, con una diminuzione dello 0,8% in termini di valore rispetto al 2021. Tuttavia, il trend dei canali di distribuzione mostra una differenziazione significativa:

La distribuzione moderna rimane il canale principale per gli acquisti di prodotti biologici, rappresentando il 57% delle vendite relative ai consumi domestici, per un valore di 2,3 miliardi di euro. Gli ipermercati e i supermercati, principale canale di vendita all'interno della distribuzione moderna, generano la maggior parte delle vendite bio, pari a 1,4 miliardi di euro.

Tra le diverse categorie merceologiche, i prodotti bio più venduti nella distribuzione moderna sono:

Riguardo ai singoli prodotti, anche nel 2022, le uova, le confetture a base di frutta e i sostituti del latte sono stati i prodotti bio più venduti sul mercato italiano.

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