Bio italiano in crescita e consumatore italiano sempre più incline ai consumi ‘sani’ fuori casa

Giugno 2025

Le rilevazioni sul settore agroalimentare biologico in Italia e all’estero dell'Osservatorio SANA a cura di Nomisma e la ricerca dell’Osservatorio 100 Giorni Sani sulle abitudini e le preferenze di consumo fuori casa degli italiani.

I dati raccolti da Nomisma nell’ambito dell’Osservatorio SANA mostrano che, nel 2024, il biologico italiano continua a crescere, spinto dall’aumento dei consumi interni e dell’apprezzamento per il bio Made in Italy sui mercati esteri.

In particolare, le vendite di prodotti alimentari bio in Italia hanno superato i 6,5 miliardi di euro (+5,7% rispetto al 2023), trainate dai consumi domestici, che hanno raggiunto i 5,2 miliardi di euro (+5,9%). Il valore del comparto fuori casa ha toccato quota 1,3 miliardi di euro, coprendo il 20% del totale.

Non meno significative le performance dell’export agroalimentare biologico, che si è attestato a 3,9 miliardi di euro (+7%).

Dall’indagine Nomisma su 336 imprese italiane emerge che le principali destinazioni dei prodotti bio sono la Germania, la Francia, la Scandinavia, il Benelux e gli Stati Uniti, Paesi dai quali proviene la maggior parte dei buyer presenti a SANA Food.

Da sottolineare, inoltre, che il futuro appare favorevole: circa un terzo delle aziende del settore food&beverage che attualmente non esportano prodotti biologici prevede di farlo entro i prossimi due, tre anni.

Bio, sano e sostenibile: come il consumatore italiano percepisce il consumo fuori casa

La survey Nomisma per l’Osservatorio SANA evidenzia una crescente attenzione verso scelte alimentari salutari nel fuori casa. Per 9 italiani su 10, i prodotti tipici e a km0 sono essenziali, mentre il biologico è un criterio di scelta per il 68% dei consumatori. Il consumatore bio è più esigente, valuta attentamente la reputazione del locale e predilige ingredienti freschi, piatti semplici e opzioni per diete specifiche. Tuttavia, l’offerta bio nella ristorazione, soprattutto collettiva, non soddisfa appieno le aspettative. Nelle famiglie, il bio è diffuso, ma oltre la metà dei genitori non conosce i dettagli del servizio mensa scolastico. Per rafforzare la presenza del biologico nelle scuole, è fondamentale investire in sensibilizzazione e comunicazione.

Risultati in linea con quanto emerso dalla ricerca dell’Osservatorio 100 Giorni Sani by SANA Food, Channel Marketing Company, LightUp Italia! e Toluna Group, che ha esplorato e confrontato abitudini e preferenze di consumo fuori casa di italiani e danesi. Nello specifico dei consumatori italiani, l’Osservatorio ha registrato un’inclinazione molto accentuata ai consumi away from home sani e sostenibili; in particolare:

• il 97% degli intervistati ha mangiato sano fuori casa almeno una volta negli ultimi 100 giorni
• il 71% consuma alimenti sani fuori casa come abitudine quotidiana
• il 51% mangia sano fuori casa con regolarità.

Le occasioni di consumo ‘sano’ più gettonate dagli italiani sono:

• nel 50% dei casi il fine settimana
• per il 60% degli intervistati la cena
• per il 67% il ristorante.

Da un punto di vista qualitativo, il percepito degli italiani rivela che:

• il 77% è soddisfatto dell'offerta di cibo sano fuori casa
• il 40% considera il ‘biologico’ sinonimo di alimentazione sana
• il 46% si dice insoddisfatto della quantità di alternative disponibili
• il 57% ritiene insufficienti le informazioni sulla salubrità e la provenienza degli ingredienti.