Dicembre 2025

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SANA Food e il mondo Horeca: intervista a Claudia Castello, Exhibition Manager della manifestazione

SANA Food si prepara a un’edizione più che mai orientata al mondo dell’Horeca, dello specializzato e della gastronomia, confermandosi un punto di riferimento per hotel, ristoranti e catering alla ricerca di soluzioni concrete per un fuori casa più consapevole, sostenibile, innovativo e in linea con un settore molto dinamico.

Per Claudia Castello, Exhibition Manager della Business Unit di BolognaFiere che organizza SANA Food, il rafforzamento della partnership con Slow Food – che si affianca alla storica collaborazione con Federbio e con V-Label Italia – rappresenta un passaggio cruciale nell’evoluzione della manifestazione: per le aziende, un’opportunità di confrontarsi con le nuove domande di trasparenza, responsabilità e qualità nel mercato del consumo fuori casa, e di promuovere modelli di produzione alternativi, valorizzando al contempo territori, biodiversità e modelli produttivi più etici.

Quale identità sta assumendo la manifestazione e da che cosa deriva questa caratterizzazione?

SANA Food ha radici solide: nasce dall’esperienza più che trentennale di SANA nel mondo del biologico. Negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, il mercato dell’alimentazione ha vissuto una trasformazione profonda, segnata da una maggiore consapevolezza circa i temi della salute, dell’ambiente e dell’etica. L’osservazione di questi cambiamenti, fotografati dall’Osservatorio SANA e dall’Osservatorio 100 Giorni Sani, e il confronto con partner come FederBio, V-Label Italia e, oggi, anche Slow Food, ci hanno guidati verso un nuovo format professionale, unico nel panorama fieristico italiano: una piattaforma dedicata esclusivamente all’alimentazione sana e sostenibile per il consumo fuori casa. Non più solo biologica, ma anche biodinamica, veg, da filiere di qualità, DOP e IGP. SANA Food collega le imprese ai professionisti che guidano un mercato sempre più orientato a qualità, sostenibilità e trasparenza, per rispondere alle aspettative di un consumatore consapevole, informato e molto più selettivo nelle sue scelte.

Nell’edizione 2026, in quali proposte concrete si tradurrà questa nuova identità di SANA Food?

Le aziende che esporranno hanno un profilo di altissima qualità sia per la produzione che per la filiera, e sono saldamente radicate nella tradizione oppure innovative, con un grande rispetto della sostenibilità ambientale, della tutela del territorio e delle persone. Come dicevo, SANA Food non copre solo il bio, ma diversi segmenti merceologici. E a questi si aggiungono focus dedicati a pilastri del fuori casa, quali l’olio EVO, l’aceto balsamico e il miele, che verranno raccontati attraverso masterclass professionali, convegni e momenti di approfondimento sulle politiche agroalimentari. Sempre in tema di sostenibilità, con la Social Food Area inauguriamo un percorso di valorizzazione dei prodotti provenienti da iniziative di reinserimento sociale o da terreni confiscati alla criminalità: un esempio concreto di produzione etica. Grazie, poi, alla sinergia con la Slow Wine Fair, la fiera del vino buono, pulito e giusto che si terrà in contemporanea e in padiglioni adiacenti a SANA Food, i professionisti dell’ospitalità potranno accedere a entrambe le manifestazioni con un unico biglietto di ingresso e intraprendere un itinerario sull’inscindibile rapporto tra cibo e vino sostenibili e di qualità.

L’anima di SANA Food è, dunque, profondamente b2b. Come favorite l’incontro tra espositori e buyer?

A SANA Food sono attesi oltre 15mila visitatori specializzati provenienti dal mondo Horeca, delle gastronomie, delle botteghe specializzate, delle enoteche e delle osterie. Inoltre, con il supporto di Agenzia ICE e della rete internazionale di BolognaFiere, la manifestazione si conferma una porta di accesso privilegiata ai mercati esteri più attenti alle produzioni artigianali e innovative, sostenibili e di alta qualità. Da più di 30 Paesi, che coprono l’intera Europa, il Canada, la Cina, Hong Kong, il Giappone, il Messico, gli USA e il Vietnam, arriveranno a Bologna oltre 300 buyer specializzati soprattutto nel canale Horeca. A partire dalla fine di gennaio, visitatori professionali e buyer potranno fissare i propri appuntamenti in fiera sulla piattaforma b2match, un servizio gratuito ed esclusivo che consente di pianificare l’agenda in modo mirato. A supporto delle aziende, abbiamo previsto anche altri strumenti di visibilità, come le interviste A tu per tu con…, che diffondiamo attraverso i social, il sito e la newsletter di SANA Food. Inoltre, con SANA Novità diamo valore ai prodotti sia online, attraverso un catalogo diffuso a tutti i buyer nei mesi che precedono l’evento, che in manifestazione. Senza contare gli appuntamenti live di degustazione e formazione che animeranno l’area attrezzata Ooh Lab!, oltre a tutte le attività convegnistiche, fra le quali spicca l’imperdibile Rivoluzione Bio, con i dati dell’Osservatorio SANA. Vogliamo facilitare opportunità di business concrete e durature per tutta la filiera, dando risalto al racconto dei prodotti e delle realtà che li generano: storie di tradizione, innovazione e sostenibilità che diventano leve competitive e identitarie per chi opera nel mercato.

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